Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.cliccando su attiva cookies, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Il delicato rapporto bimbi cibo

Il delicato rapporto bimbi cibo

Cucina per i Bimbi Visite: 3758

L'importanza di prevenire efficacemente anoressia e bulimia, consigli e regole utili. 
Le problematiche legate all'anoressia e alla bulimia possono portare molte preoccupazioni, difficoltà e disagi profondi sia per chi le subisce sia per chi deve assistere e aiutare chi è in difficoltà come è il caso di genitori che seguono i propri figli.

È un tema molto delicato e complesso quello dell'approccio degli adolescenti con il cibo, la loro visione in rapporto con il peso e i modelli sociali più nefasti e devastanti a cui purtroppo sono soggetti e in qualche modo risucchiati senza alcun rispetto.

Tra anoressia e bulimia ci sono ampi oscillamenti di mille fattori diversi e chi è genitore si trova spesso nell'enorme difficoltà di capire la linea da seguire sia dal punto di vita comportamentale sia a tavola che rimane il perno di tutte queste dinamiche potenzialmente molto pericolose.

Di recente è uscito un importante documento preparato dall'Academy of Pediatrics che ha fornito da un lato un fotografia precisa della situazione e dall'altro preziosi consigli utili sia ai medici pediatrici sia alle famiglie alle prese con queste problematiche.

È uno strumento molto funzionale per capire come comportarsi e quali strategie portare avanti da cui sostanzialmente sono uscite alcune linee guida base.

  1. Fare in modo ogni volta che è possibile di consumare i pasti insieme ai figli preparando magari insieme a loro piatti e preparazioni fatte in casa e non comprate fuori evitando durante il consumo di accendere la televisione.
  2. Lasciare a portata di mano in maniera molto facile e semplice alimenti salutari come frutta, ortaggi, legumi, cereali integrali, acqua.
  3. Al contrario non tenere a disposizione bibite dolci di qualsiasi tipo, cibi industriali ricchi di carboidrati super raffinati e grassi nefasti, snack salati e calorici.
  4. Portare avanti uno stile di vita dinamico e attivo per tutta la famiglia.
  5. Attivare e mantenere ostante il concetto di porzione personale che va adottato alle caratteristiche soggettive.
  6. Mantenere un atteggiamento laico con il cibo senza fare classificazioni e distinzioni tra buoni e cattivi alimenti e senza imporre o indicare a forza modelli alimentari estremi.
  7. Non far diventare il cibo strumento di condizionamento educativo usandolo a mo di punizione, ricompensa o ricatto morale.

Oltre a tutto questo è indubbio che un elemento principale su cui prestare molta attenzione è l'intreccio speculativo tra diete dimagranti e peso, un rapporto ambivalente che può portare molti danni con se distorcendo completamente la realtà cognitiva dei ragazzi.

Rispetto alle diete va portata avanti un azione concreta di dissuasione a prescindere dalle condizioni fisiche a meno che non siano veramente estreme.

Non si tratta ovviamente di non portare avanti una strategia dietetica positiva, anzi ci devono essere precise cognizioni in questo senso, ma il tutto va affrontato con naturalezza e tranquillità senza citare o darne enfasi particolare.

Sul peso va fatto un analogo percorso cercando di non parlarne in senso assoluto, ne di quello degli adolescenti ne di quello degli adulti in senso esteso, questo per evitare di farlo diventare l'ossessione principale che si lega in maniera disastroso con l'immagine del corpo.

Una malsana idea fissa che nella mente dei più indifesi, condizionata profondamente dai modelli sociali, si lega al modello pseudo perfetto di magra silhouette, l'unica che si ritiene vincente e alla moda.

Un modello da contrastare opponendo una visione del corpo positiva legata alla propria soggettiva e personalità che è unica da individuo a individuo.

In generale quindi, sia a tavola che fuori contesto alimentare, bisogna dialogare e parlare delle dinamiche alimentari e costituzionali sempre in termini di positività evitando gli apprezzamenti negativi o enfatizzanti i presunti difetti.

Al contrario sono le abilità personali, le doti e le prerogative interiori a essere messe in primo piano sapendole sapientemente intrecciare con una buona strategia alimentare.

Contano poi anche semplici passaggi in cucina, come quello di abbinare insieme elementi nutrizionali che possono comporre un quadro equilibrato facendo in modo che a livello di presentazione la preparazione culinaria sia accattivante e invogliante.

Come in questo eccellente esempio alla portata di tutti!!!

Spiedini-di-involtini-di-zucchine

Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultare il libro "La Cucina per i Bimbi"

cucina mediterranea senza glutine



Ti potrebbe anche interessare