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La frutta secca come medicina quotidiana

La frutta secca come medicina quotidiana

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Esiste un paradosso che si ripropone ogni anno durante le feste di natale, il consumo in quantità sproporzionate di alimenti di per se molto salutari, ma che in queste dosi portano più problemi che soluzioni viste anche le loro ingenti calorie.

Energia che poi deriva da una carica di grassi in realtà molto benefica, ma pur sempre grassi sono e quindi se si va oltre una soglia ragionevole fanno sentire tutto il loro "peso".
Parliamo della frutta secca nelle sue molteplici versioni, in particolare quella oleosa ricca appunto di grassi particolarmente importanti, che andrebbe consumata non tanto a natale in dosi enormi, ma tutti i giorni in dosi moderate.

Una sorta di medicina quotidiana da non dimenticare per altro molto gustosa e stimolante su cui è superfluo aggiungere che si intende intera da sgusciare al momento e non già sgusciata e conservata (e magari super salata!) perché la differenza è enorme.
Il termine medicina è forse un po' forzato se dobbiamo seguire il comune pensiero, ma che sia così lo pensa con estrema convinzione una equipe folta di esperti ricercatori di diversi centri di ricerca dislocati tra l'America e la Cina.

Una convinzione che hanno reso nota pubblicando ufficialmente le loro analisi su Jama Intenational Medicine.
La ricerca si è basata sull'osservazione dello stile alimentare e delle abitudini di vita di ben 200 mila adulti residenti nel sud degli Stati Uniti e a Shangai seguiti per un arco temporale molto lungo che andava dai 5 ai 12 anni.
Le conclusioni sono state abbastanza impressionanti vista la loro rilevanza: il consumo di frutta oleosa e arachidi ha un riflesso importante sulla mortalità per tutte le cause con una riduzione del 17-21%, mentre per mortalità cardiovascolare la riduzione arriva al 23-28%.

Rispetto al consumo quotidiano parliamo di quantità moderate per quanto importanti, 20-30 grammi al giorno (netti ovviamente considerando che è frutta in guscio con alta percentuale di scarti) che corrispondono ad esempio a 5-7 noci o una piccola manciata di arachidi.
Cosa apportano all'organismo questi alimenti però?
Benefici acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, molti minerali, composti bioattivi ad alta protezione e prevenzione e una altra lunga serie di sostanze preziose.
E la porzione quotidiana di frutta secca può essere assimilata anche attraverso le ricette di cucina, fra tutti indubbiamente i dolci, se la loro preparazione rispetta un equilibrio tra grassi, zuccheri, fibre e altri nutrienti importanti da privilegiare.
Un tentativo ben riuscito è questa squisita ricetta di strudel, un'opportunità golosa di gustare un dolcetto con minori sensi di colpa!!!

Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro

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