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A volte in cucina manca la voglia

A volte in cucina manca la voglia

Cosa manca in cucina a volte? Potrebbero essere tante cose, dal piccolo attrezzo che proprio quello si stava cercando e senza il quale sembra tutto perso, magari quell’ingrediente in apparenza strano che non si sa dove comprare o molto più spesso semplicemente la voglia.

Perché la pigrizia è un ammaliatrice anche per chi ha passione di cuciniere e alleandosi a volte con la stanchezza a volte con nuovi interessi può sedurci e abbandonarci.

Però da quello che mi sento domandare spesso durante i miei corsi, le conferenze, gli incontri con il pubblico mi rendo conto che spesso quello che manca è lo spunto, l’idea, un altro modo di vedere la stessa cosa in maniera alternativa.
A questo vedo sommarsi spesso diversi pregiudizi, come credere che con un tipo di cucina certe cose non si possano proprio fare perché piena di limiti apparenti.
Cosa che accade per esempio con la cucina senza prodotti di origine animale, come io preferisco chiamarla, perdonatemi ma a me il termine vegan non piace particolarmente, è un mio intimo pensiero ma credo che cambiargli definizione gli gioverebbe assai.

Anche se all’orizzonte vedo l’assalto di chi la pensa diversamente, pazienza!!
Comunque non è di questioni di nomi che volevo trattare ognuno di noi può pensarla come vuole (ancora!), il tema era la mancanza di quello spunto invogliatore e il credere esistano limiti dove limiti non ci sono.

Un piccolo episodio che è anche una pillola per raccontarvi un modo di preparare dei buoni e simpatici stuzzichini.
Sembrava impossibile a qualcuno poter realizzare dei semplici spiedini senza carne, pesce, formaggi, ecc. che invogliassero la curiosità di un pubblico eterogeneo che magari abitualmente mangia chili di carne (beata incoscienza!!!)
Invece così non è, la soluzione già la conoscevo ed è banale e semplice senza per questo pensare che ciò equivalga a poco buono, anzi!!

Ve la presento nell’ultima versione fatta, in occasione dell’inaugurazione del ristorante vegetariano ad Abano Terme che continuo a seguire.
Alcuni piccoli dettagli hanno aiutato, come scegliere dei simpatici supporti per spiedini e poi infilzarli in pompelmi rosa o grandi arance tagliate a metà creando una sorta di riccio multicolore.
Per il resto un’alternanza di tofu a cubetti aromatizzato al basilico e olive verdi e altro tofu aromatizzato con un trito di pomodorini secchi sott’olio, poi olive verdi e nere e dadini di buon pane integrale.

Tutto qui, in questa semplice versione che incredibilmente ha fatto impazzire i più.
Voi potete sbizzarrirvi come volete, invece.
A questo punto il mio compito di darvi lo spunto è stato saldato, non avete più scuse!

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