Una farcia verde di spinaci resa cremosa da una buona ricotta fresca e profumata dalla intensa menta fresca serve per accompagnare in maniera molto gradevole delle crespelle di base senza glutine che di per se senza farcitura si conservano fino a 3 giorni in frigorifero e si possono congelare per 3 mesi.

Insieme agli asparagi e tanti altri ottimi ortaggi in primavera arrivano a spuntare almeno nelle regioni più calde del sud le prime piante di basilico fresco, l’erba probabilmente simbolo della bella stagione e madre di un condimento universalmente conosciuto, il pesto!

Una ricetta semplice che potrebbe essere anche un piccolo aperitivo originale, un accompagnamento a pietanze principali, uno spuntino insolito o un gradevolissimo inizio pasto cambiando magari il formaggio a proprio piacimento e preferenza.

Spesso è l'obbiezione classica quella che ci dice che dei legumi non sai mai cosa farne se non qualche zuppa e pasta per poi rinforzare il tutto con la solita frase che non si digeriscono e quindi è inutile consumarli o perderci troppo tempo.

Quando capita di dimenticare un ortaggio e ritrovarsi poi delle scoraggianti verdure appassite e molli che non invogliano per nulla all’utilizzo solo in apparenza non esistono ottime soluzioni in chiave antispreco!

Sembra che quest’anno gli asparagi, grazie e per sfortuna del clima, siano già avanti con la crescita e a breve avremo di nuovo la loro presenza stagionale da freschi come ogni primavera!

Con l’arrivo di marzo tornano finalmente a essere reperibili i gustosi agretti o come qualcuno li chiama simpaticamente barba di frate, occasione per proporre una ricetta semplice e veloce che li vede protagonisti e in cui sono stati usati condimenti leggeri e senza particolari complicazioni.

Se rispetto al radicchio rosso siete abituati a prendere il primo che capita o che magari costa di meno vi consigliamo caldamente di iniziare a conoscere meglio questo eccellente ortaggio che sa regalare tante emozioni a tavola anche in base alla varietà scelta e utilizzata.

Friggere a carnevale è una tradizione di lunga data che ha consentito di creare autentiche prelibatezze di ogni tipo e anche se spesso dolci non mancano eccezioni salate degne di nota.

Una ricetta espressa potremmo definirla perché va fatta e mangiata subito senza indugiare troppo pena sciupare la fragranza delle puntarelle in insalata e le compagne frittelle che oltre a essere molto buone aiutano a recuperare le parti dell’ortaggio normalmente non usate.

Una ricetta con i cavoletti di Bruxelles molto interessante oltre che buona in quanto ancora una volta si è trovato il modo di recuperare tutto di questo prezioso ortaggio senza sprecare nulla e ottimizzando così anche l’acquisto fatto!

Con poco si può fare tanto in cucina dove i limiti sono spesso solo mentali e uscendo anche solo leggermente dal consueto modo di fare si possono trovare valide e semplici soluzioni, una filosofia ben raccontata in questo libro dello Chef Giuseppe Capano.

Per salutarci prima di queste feste natalizie 2023 che ci auguriamo siano serene, gioiose, felici e piene di buoni piatti abbiamo pensato di lasciarvi in omaggio una delle ricette presenti nell’ultimo libro sulla frutta dello Chef Giuseppe Capano.

Ispirata a tradizioni tipiche del sud Italia nel periodo delle feste di fine anno questa bella e colorata composizione base di cavolfiore raccoglie e catalizza intorno all’ortaggio principale tanti altri sani e gustosi ingredienti a cominciare dall’indivia belga che circonda il piatto.

Malgrado si possano trovare tutto l’anno è certamente da adesso che possiamo trovare buoni e esaltanti porri stagionali con cui realizzare mille preparazioni diverse essendo un poliedrico ortaggio che è un peccato relegare a solo condimento di base.

In molte ricette tradizionali soprattutto del nord Italia il buon cavolo rosso si abbina di frequente alle mele e in alcuni casi anche alle noci, due frutti figli della stessa stagione autunnale dell’ortaggio.

Siamo purtroppo spesso ignari della bellezza e bontà di molti prodotti orticoli locali, dei fagiolini ad esempio immaginiamo i soliti verdi di media lunghezza più o meno dritti, mentre in realtà forme, consistenza, colore sono molti diversi da varietà a varietà.

Dei fichi neri come di quelli verdi la tendenza irresistibile è gustarseli al naturale soprattutto se appena colti dall’albero, trasformarli in ottimi dolci dove raramente è necessario unire dolcificanti esterni se non in minima parte o farli diventare antipasti con abbinamenti fin troppo abusati come con i salumi.

Ci sono piatti icone come le polpette che riportano con i pensieri alla cucina di casa dove una mamma, una nonna e a volte un padre preparavano con amore e passione un impasto misterioso in cui si intravedevano ingredienti a volte famigliari a volte no.

Troviamo estremamente confortante che dei legumi negli ultimi anni si esaltino tutte quelle preparazioni che portano freschezza, bontà e salute rispetto a un cibo associato spesso solo a zuppe e combinazioni pesanti e grasse.