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La salute non dipende dal colore degli ortaggi

La salute non dipende dal colore degli ortaggi

Gli ortaggi bianchi sono un vero toccasana nei confronti del tumore allo stomaco e la sua salute in generale.
Esistono numerose varietà di ortaggi, verdure e frutti la cui distinzione non è data solo dall'aspetto fisico esterno, dal peculiare sapore e dalla stagionalità (oggi spesso solo teorica) con cui vengono alla luce.

Un elemento determinante, soprattutto per le verdure, è il colore che ha una varietà estesa di sfumature pur con tinte spesso dominanti come il verde, elemento evidente di quanto la clorofilla sia importante nel mondo vegetale.
Così è naturale immersi come siamo in un mondo multicolore pensare che gli ortaggi colorati siano gli unici che hanno un ascendente forte rispetto alla prevenzione e al mantenimento efficiente della salute del corpo, la stessa comunicazione e pubblicità spesso spinge su questo elemento estetico.

Non a caso in molte campagne alimentari intrecciate con il concetto di salute i colori e i vegetali colorati (verdura, frutta, legumi) la fanno da padrone come gli sfondi e tutto quello che ci ruota intorno.
Il contesto complessivo è ovviamente positivo perché stimolare il più possibile al consumo dei vegetali colorati in abbondanza è la migliore strategia di sempre e tutti farebbero bene a seguirla a prescindere dall'età e dalle condizioni del proprio organismo.

C'è però spesso una conseguenza collaterale che penalizza una determinata categoria di ortaggi, quelli bianchi e chiari che essendo privi di pigmenti e tinte varie appaiono agli occhi di molti come alimenti poco utili rispetto allo status della salute.
Ortaggi bianchi come finocchi, cavolfiore, cipolle, porri, rape e molto altro spesso in questo senso vere e proprie cenerentole della sana, preventiva e corretta alimentazione.

Questa distorsione percettiva è nota a molti di quelli che si occupano con attenzione di sana alimentazione e un bel aiuto per sfatare questa errata convinzione arriva da una ricerca pubblicata sull'European Journal of Cancer e portata avanti da ricercatori dell'Università del Zhejiang, in Cina.
Del resto è una grande verità che ogni alimento vegetale, a prescindere dal colore che ha, porta in dote specifiche e alte componenti protettive e parzialmente curative che non necessariamente hanno a che fare con la tinta dominante.
Ad esempio la maggior parte dei polifenoli non hanno alcuna attinenza con il colore così come i composti solforati, i glucosinolati, il selenio, il potassio la vitamina C e molto altro!

La ricerca cinese ci racconta come la vasta categoria degli ortaggi bianchi è un vero toccasana nei confronti dello stomaco svolgendo un'alta azione protettrice, una conclusione arrivata dopo una metanalisi di ben 76 studi diversi riguardanti il rapporto tra alimentazione e tumore dello stomaco.
L'elemento più rilevante è stata la constatazione di come il consumo abbondante di ortaggi bianchi, tutti gli ortaggi bianchi, risultava chiaramente collegata a una riduzione del rischio di ammalarsi di tumore allo stomaco di ben il 33%, ben più della riduzione (comunque alta e rilevante) del consumo di agrumi (10%) e di frutta in generale (7%).

Nello stesso studio poi si è visto che al contrario degli ortaggi bianchi e della frutta gli alimenti più dannosi e pericolosi per lo stomaco erano l'alcol, le carni lavorate, il pesce salato e in genere tutti i cibi ad alto carico di sale.
Sempre rispetto allo stomaco è utile ricordare la funzione di due degli ortaggi bianchi a più ampia potenza preventiva e curativa, l'aglio e la cipolla, che hanno uno spiccato effetto protettivo, antinfiammatorio e antinfettivo nei confronti del tumore gastrico oltre a contrastare con efficacia l'Helicobacter pylori responsabile indiretto della diffusione della malattia.

Per cui se avete a cuore il vostro stomaco deliziatevi il più possibile con gli ortaggi bianchi a cominciare ad esempio dal cavolfiore presente in questa squisita ricetta!!!

Anello-di-cimette-di-cavolfiore

Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultare il libro "Prevenire il cancro a tavola"

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