Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.cliccando su attiva cookies, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Ode alla Curcuma, una delle spezie più preziose in assoluto

Ode alla Curcuma, una delle spezie più preziose in assoluto

L'editoriale Visite: 2353

Per mia grande fortuna mi è finalmente capitata l'occasione di ritrovarmi faccia a faccia con la curcuma fresca e rimanere estremamente affascinato dalla sua bellezza di salute.

E allo stesso tempo intessere un dialogo con questa apparente strano rizoma che come altri suoi parenti provenienti da un fuori geografico che spesso ci è estraneo porta con se un bagaglio di energie positive veramente incredibile.
Delle straordinarie virtù della curcuma ne ho già parlato più volte e sicuramente ne parlerò ancora molto, la sua sinuosità deriva da un aroma tutto suo che è abbastanza difficile da descrivere, bisogna provarla e farla propria nei tantissimi modi in cui si può inserire nelle ricette.

Ma un conto è trovarsi di fronte la polvere gialla macinata è pronta all'uso che se di qualità (e vi raccomando molto di cercarla di qualità altrimenti invece di migliorare i piatti rischiate di peggiorarli come a me è capitato agli albori della mia conoscenza con la curcuma) è comunque un bel trovarsi!
Un conto è però averla di fronte fresca come natura ci dona e capire attraverso la sua pelle, le sue rughe, il suo attorcigliarsi lieve quanto gli è costato evolversi, arricchirsi di così tante doti e poi saperle donare con semplicità e benevolenza a chi ne sa capire fino in fondo il valore, grande!

È un emozione e per me un segno di profondo rispetto verso un mondo alimentare vegetale che quasi sempre è trattato peggio del già deplorevole modo di "gestire" il mondo animale destinato all'alimentazione.
Ci dovrebbe essere più riflessione anche su questo, calpestiamo con molta facilità tutto il mondo vegetale per tanti motivi, perché ci sembra più prioritario difendere quello animale (che certamente ne ha bisogno), perché il nostro egoismo ci porta a preoccuparci solo del nostro piacere, perché con il mondo vegetale abbiamo perso la capacità di dialogare e confrontarci.

Questa perdita di capacità di dialogo è un dramma reale su cui si preferisce non riflettere e credo ci manchi moltissimo, solo che non riusciamo a dargli un volto e un nome.

Ti potrebbe anche interessare