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Una sconsolata vergogna

Una sconsolata vergogna

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Incrocio continuamente notizie e dati su alimentazione e salute cercando di fare in modo che la mia professione sia o diventi la strada maestra per coniugare al meglio i due aspetti.

Così leggo tantissime notizie e per abitudine le verifico e le confronto, un lavoro faticoso e a volte scoraggiante, ma purtroppo circolano in giro tante di quelle notizie fasulle che non c'è alternative.
Fasulle non tanto perché non riportino dati oggettivi presi da ricerche magari serissime, ma per la pessima abitudine di usarli e interpretarli secondo la convenienza personale, che può essere personale della persona o più frequentemente della lobby o associazione di turno.

Ad esempio devo ancora approfondire una notizia recente spinta a gran voce dall'associazione delle imprese dell'olio e che ci spiega candidamente come gli oli vegetali in generale, rimarcando con perspicacia anche le moderne margarine e creme spalmabili, non sono più un problema se riferiti alle disfunzioni organiche come colesterolo, obesità, ecc.
Tesi veramente curiosa e singolare, si parte da una ricerca seria anche qui, ma quello che sottolinea la fonte di origine probabilmente è ben altro!!!

Invece leggevo oggi di come ai nostri amorevoli piccoli stanno capitando sempre più malattie e patologie fino a poco tempo fa appannaggio solo dei grandi, se non addirittura degli anziani.
Non che grandi e anziani siano felici di averle solo loro, certo però è agghiacciante pensare che solo per la trascuratezza che riserviamo ai bimbi rispetto all'educazione alimentare e al "buon mangiare" dobbiamo oggi assistere a questo.

Si parla, tanto per intenderci, di un incremento del 27% di diabete, apnea notturna, pressione alta e dolori articolari, qualcosa di assurdo considerando che è dovuto in gran parte alla degenerazione di una generazione lasciata in balia dei fastfood e dell'industria alimentare.

Se poi penso a quegli sconsiderati dei miei colleghi che in televisione propagandano schifezze incredibili pur di guadagnare soldi a palate rimango senza parole, perché in effetti davanti a un genitore che si sente dire dal grande (?) chef che bere la famosa bibita di moda è "cosa buona e giusta" non ci sono parole di scusa.
Solo una sconsolata vergogna.

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