Il "problema" colesterolo e il ruolo alimentare
Anche se gli studi sono in continua evoluzione, vi siano pareri contrastanti sulla problematica e sia messa in evidenza l'influenza e il condizionamento diretto che le case farmaceutiche esercitano, il colesterolo allo stato attuale è considerato un "osservato speciale" da monitorare con attenzione e, se troppo elevato, riportare a parametri potenzialmente meno problematici.
La strada per fare questo poggia sostanzialmente su due piedistalli fondamentali: l'alimentazione giusta e la corretta attività fisica.
Per completezza bisogna aggiungere che per fare in modo che il colesterolo non sia un elemento drammaticamente determinante per il peggiorare delle condizioni di salute in relazione ai fattori di aumento del rischio cardiovascolare esiste un terzo importante piedistallo, ovvero l'eliminazione degli altri fattori destabilizzanti come fumo, obesità e ipertensione.
L'alimentazione in questa ottica può svolgere due ruoli essenziali: fare in modo di controllare meglio la naturale produzione di colesterolo da parte dell'organismo tramite la scelta di un opportuno regime alimentare; selezionare e escludere alla fonte quegli alimenti che contengono troppo colesterolo in favore di quelli che ne contengono poco o nulla.
All'opzione farmaco si dovrebbe arrivare solo quando tutte le altre strade correttive intraprese non hanno portato ad alcun risultato valido o in presenza di una condizione fisica complessiva compromessa e la persistenza di altri fattori di rischio cardiovascolare.