Le salse, sia salate che dolci, sono l’anima gentile che accompagna ogni piatto, un anima che svolge in realtà molteplici ruoli e a volte capita che si confondi con le conserve che delle salse raccolgono il presupposto allungandolo nel tempo.
Salse per primi piatti, salse per pesce, salse per carne e in parallelo le spesso citate salse per bollito, salse per crostini, salse da pasticceria e così continuando, una complessità che ci da l’idea di come ci troviamo di fronte a una categoria di preparazioni solo in apparenza secondarie.
Senza una buona salsa, infatti, molti dei piatti da portare in tavola perdono gran parte del loro significato, gusto e importanza, manca quell’elemento che sa esaltare la buona materia prima utilizzata e ne sa completare l’enfasi sensoriale in particolare quando non parliamo di complessità, ma di semplicità esecutiva.
Salse e anche sughi, termini che spesso si confondono o si fondono insieme, ma entrambi deputati allo stesso scopo come del resto lo sono i condimenti e tra questi i pesti, piuttosto che le emulsioni, i dressing, gli oli profumati e molto altro.
Le conserve fatte in casa come le conserve sottolio o le conserve di verdure sono da un certo punto di vista una sorta di salse prolungate nel tempo in quanto esse stesse spesso accompagnano e esaltano al meglio molti cibi sia al naturale che trasformati.
Ma ovviamente vanno anche oltre e valorizzano i tratti migliori del cibo fresco stagionale che vogliamo portare con noi nei mesi successivi per ritrovare quegli umori e quegli amori provati gustando quella zucchina o quella pesca magari appena raccolti dal campo!