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Obesità e danni al cervello

Obesità e danni al cervello

I chili in eccesso e l'alterazione del carico glicemico portano conseguenze nefaste anche alle funzioni basilari di apprendimento.
Gli studiosi del Medical College of Georgia di Augusta (Usa) hanno pubblicato sulla rivista Brain, Behavior, and Immunity, una ricerca molto interessante sugli effetti collaterali dell'obesità e del sovrappeso.

Tra questi (molteplici e tutti poco piacevoli) c'è una correlazione forte con le funzioni cognitive e di apprendimento del cervello che i chili di troppo sommati all'accumulo di grasso rendono precarie compromettendo l'efficienza mentale complessiva.

Nello specifico i ricercatori hanno messo in risalto come il superamento della soglia di equilibrio tra struttura, altezza e peso danneggia il lavoro delle cellule della microglia, quell'insieme di molecole che sovraintendono al corretto funzionamento dei neuroni del sistema nervoso centrale.
Il loro prezioso lavoro viene modificato in negativo e invece di neutralizzare detriti cellulari, lipidi, cellule in apoptosi, virus, batteri e tutti gli elementi esterni dannosi deteriorano le sinapsi modificando le capacità di apprendere e comprendere in maniera funzionale.

Nella pratica succede che se di norma le cellule della microglia presenti nel cervello si muovono costantemente nei soggetti obesi rimangono ferme arrivando a inglobare e danneggiare le sinapsi con influenza diretta sull'apprendimento.
Questo grave meccanismo non ancora verificato specificamente sugli uomini ma con elevata percentuale di attendibilità è un altro tassello importante che dovrebbe far riflettere profondamente sul proprio stile alimentare e sul controllo dei chili in eccesso valutando con estrema attenzione, ad esempio, l'impatto dell'indice glicemico e l'efficacia di nutrirsi con cibi che portano in se un basso impatto sulla glicemia.
La buona notizia è che questo meccanismo grave può essere facilmente fermato rendendolo reversibile, basta perdere i chili di troppo, consumare meno grassi nocivi e stimolare corpo e mente con l'attività fisica moderata!!!


Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro

Gli studiosi del Medical College of Georgia di Augusta (Usa) hanno pubblicato sulla rivista Brain, Behavior, and Immunity, una ricerca molto interessante sugli effetti collaterali dell'obesità e del sovrappeso.

Tra questi (molteplici e tutti poco piacevoli) c'è una correlazione forte con le funzioni cognitive e di apprendimento del cervello che i chili di troppo sommati all'accumulo di grasso rendono precarie compromettendo l'efficienza mentale complessiva.

Nello specifico i ricercatori hanno messo in risalto come il superamento della soglia di equilibrio tra struttura, altezza e peso danneggia il lavoro delle cellule della microglia, quell'insieme di molecole che sovraintendono al corretto funzionamento dei neuroni del sistema nervoso centrale.


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultate il libro: La cucina a basso indice glicemico

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