Un bel libro, compratelo e consultatelo con calma, ogni tanto sfogliate una pagina, appagate i vostri occhi con i colori, annotatevi qualche buona ricetta da fare adesso, oggi, domani, fra un mese, non importa.
Intanto vi darà rilassatezza e serenità anche per le belle e originali foto frutto di un attento studio e di una scelta di fondo ecologica, ovvero foto con luce naturale, senza usare fonti luminose extra, senza consumare energia.
Tutto il libro ha questa verve ecologista nel senso più bello del termine e regala positività senza avere la presunzione di voler insegnare nulla o dare verità assolute, quelle, le verità, sono da trovare da se e ognuno di noi sicuramente ha le sue.
Il percorso segue le tracce dei colori, si parte dal nero per passare al bianco, giallo, verde e rosso, ad ogni step prima un’analisi di ingredienti basilari figli di quel colore, quindi cereali, dolcificanti, erbe aromatiche fresche, frutta fresca e secca, leguminose, spezie, verdure, alghe e una serie di altri ingredienti raggruppati sotto la voce varie.
Dopo un’interessante serie di ricette tese a valorizzare il colore trattato nel capitolo, ma con comuni denominatori dati dalla bontà, salubrità eticità e coerenza ecologica.
In mezzo molti pensieri e riflessioni e forse più di tutto un fascino nostalgico delle buone cose di un tempo, una sensazione amplificata dalla grafica che gioca con foto, colori e qualità stessa della carta,una particolarità che lasciamo scoprire da voi leggendo il lungo percorso che ha portato alla stesura del libro.
Un bel libro, compratelo, garantiamo personalmente la sua validità, almeno se vi interessa la qualità dei contenuti e la certezza che chi lo ha scritto non è una scatola vuota fatta di apparenza e labile notorietà.
A conferma di questo ecco un'immagine di una delle tante ricette presenti.
Di seguito la nota informativa che accompagna il libro, che potete comprare comodamente sul sito
La cucina dei colori è un libro di ricette ma anche un affascinante viaggio all’interno degli effetti della cromoterapia, del gusto, del piacere e della storia del cibo.
Nero, bianco e tutti i colori dell’arcobaleno vengono portati a tavola: 80 ricette proposte dallo chef Nicola Michieletto. Gusto, colore e benessere si fondono ispirandosi alla vita e agli studi di cromoterapia di Daliah Giacoma Sottile.
La luce, il colore, l’amore per se stessi, l’attenzione per la qualità del cibo e nessun condizionamento calorico sono alla base di questa rivoluzionaria filosofia alimentare adatta anche all’alimentazione dei bambini perché coloratissima.
Il libro è ricco di informazioni e nozioni storiche che ci portano alla scoperta delle origini e tradizioni degli alimenti organici e biologici proposti nelle ricette perché il cibo è cultura, salute e benessere: porteremo a tavola l’arcobaleno, luce e colore nella nostra alimentazione quotidiana, senza più l’incubo delle calorie.
Il problema del cancro è molto serio e in molti si adoperano per trovare strade di aiuto o fornire soluzioni che per quanto parziali cercano di alleviare il trauma di chi vive la malattia.
Questo libro cerca di fare proprio questo e la partenza è nobile e stimolante grazie a un titolo chiaro e promettente, anche se già dal sottotitolo qualcosa sembra non quadrare.
Il team che lo ha scritto, quattro autori tedeschi, è di tutto rispetto e vanta al suo attivo esperienze diversificate e allo stesso tempo intrecciate con la problematica tumorale.
Gli autori hanno scelto di semplificare l'approccio al problema stilando una serie di 8 regole con l'obbiettivo di riportare in sintonia l'organismo e aiutarlo a prevenire o combattere la degenerazione tumorale.
Il presupposto è strettamente storico, ci si riferisce con ridondanza ai geni primordiali, cioè a quando l'uomo viveva ancora allo stato semi selvaggio e doveva affrontare situazioni ambientali e di sopravvivenza oggi del tutto cambiate.
Da qui si parte per dare per scontato la natura onnivora dell'uomo, la sua predilezione per il consumo di grandi quantità di carne e pesce (proteine e grassi), l'assenza pressoché totale di zuccheri (come li conosciamo oggi noi nella loro vasta estensione che comprende anche le banali farine), il ruolo marginale di frutta e verdura.
Tutti elementi giudicati positivi dagli autori nel senso di intonati e in sintonia con la natura fisica, organica e metabolica dell'uomo.
Una natura che giudicano oggi messa a repentaglio da un sistema di vita e alimentazione completamente diverso e completamente sbagliato.
E in queste poche considerazioni possiamo racchiudere i concetti espressi nel volume che mescola indicazioni corrette e sagge con supposizioni ardite.
Le otto regole enunciate sono così divise:
Di per se le regole sembrano sensate e logiche a parte forse la terza in cui si inneggia alla moda del pieno di proteine, ma leggendo le singole direttive si trovano numerose contraddizioni.
L'impressione dopo la lettura completa è quella di un inno alle abitudine alimentari del nord Europa e un attacco abbastanza chiaro alle abitudini di stampo mediterraneo.
Per chi si occupa di alimentazione, salute e prevenzione è ovvio che nessuna delle due abitudini nasconde in se la perfezione, ma certo stride molto questo inno inconsulto al mito delle proteine e la ricerca spasmodica di oli stravaganti (sicuramente sani, non è questo in discussione) quando si ha a disposizione uno dei migliori grassi in assoluto, l'olio da olive.
Questo giusto per fare un esempio delle "stranezze" espresse nel volume.
Che rimane comunque interessante da leggere perché fornisce oggettivamente consigli sensati e utili.
Aiutando allo stesso tempo a riflettere su come le personali interpretazioni di un autore (ad esempio la sicurezza assoluta che gli uomini primordiali seguivano proprio quel tipo di alimentazione) possono portare a ipotizzare suggestive teorie alimentari.
Per l'acquisto e approfondimenti:
È un libro importante che tutti quelli che si occupano di alimentazione, nutrizione, buona cucina dovrebbero leggere o quantomeno consultare con una certa frequenza.
Non tanto per abbracciare in toto la teoria espressa, per altro suffragata da un'infinita serie di dati e studi attendibili, quanto per innescare una seria riflessione sul modo di alimentarsi e di riflesso trattare alimenti e cibi in cucina.
È un atto di accusa preciso e documentato contro l'abuso di proteine animali nell'alimentazione moderna e di quanto questa abitudine consolidata porti a innescare una serie di malattie direttamente riconducibili allo stile di vita occidentale.
Quindi in apparenza cosa c'entra la Cina?
Bene, è proprio dall'osservazione lunga, approfondita, monumentale come dice l'autore, dell'evoluzione di alcune patologie nella Cina rurale alle prese con la trasformazione in chiave occidentale delle abitudine alimentari che si è delineata con prepotenza una correlazione diretta tra tipo di alimentazione e effetti sulla salute.
Come dicevamo il libro è molto ben documentato, complesso e lungo, ma estremamente utile e crediamo da assimilare a più riprese, nel senso che fa bene ogni tanto andare a rileggersi passaggi in apparenza già compresi.
Ripetiamo non tanto per diventare discepoli di una nuova filosofia alimentare (aspetto da cui con saggezza si guarda anche l'autore), ma per innescare ogni volta nuove riflessione e spingere a studiare, documentarsi e sperimentare senza dare nulla per scontato.
Poi ognuno farà bene a farsi la propria teoria e le proprie convinzioni.
Per quanto ci riguarda nel libro abbiamo ritrovati confermati molti concetti che portiamo avanti da tempo, altri ci hanno lasciati meno convinti, e in generale non amiamo demonizzare a ogni costo specifici nutrienti come qui avviene nel caso delle proteine animali, anche se siamo convinti che questo genere di proteine dovrebbero comparire in percentuali estremamente minime in un contesto di alimentazione quotidiana.
In ogni caso la qualità assoluta del libro è la chiarezza espositiva e l'innescare riflessioni importanti.
Ci sembra un libro da consigliare e tenere nella propria biblioteca
Come ha avuto modo di spiegare bene l’autrice durante la presentazione del libro avvenuta a Olio Officina Food Festival il titolo di questo volume non deve trarre in inganno lasciando presagire la presenza di esercizi di yoga, posizioni e schemi.
Si tratta piuttosto di un approccio alla dieta che si fa forza delle stesse basi spirituali dello yoga applicandole a un rapporto con il cibo, l’organismo, la salute, nuovo e originale.
A questo proposito riportiamo la frase virgolettata iniziale del capitolo introduttivo perché ci ritroviamo in pieno e da una visione molto chiara di quelle che sono le tematiche essenziali del libro:
...in verità tutte le creature contenute dalla terra sono nate dal cibo. Similmente esse vivono anche di cibo e di solo cibo ed è al cibo che, una volta ancora, esse ritornano. Per questo il cibo è la prima e più importante delle cose create e perciò è visto come nutrimento di tutti...
Tutto il percorso alimentare seguito dal libro si basa sullo stesso percorso dei Chakra e spinge per un cambiamento del nostro rapporto con il cibo considerato allo stesso tempo nutrimento per il corpo, la mente, lo spirito.
Si inizia con il saggio, immensamente saggio, messaggio di iniziare ad ascoltare profondamente se stessi e il linguaggio esplicito del corpo, per arrivare a individuare la costituzione personale rispetto alla dietetica ayurvedica, il tutto tramite un pratico test.
Si arriva poi a definire i menu e le ricette dei diversi livelli che caratterizzano i Chakra a loro volta collegati in maniera ombelicale ai sensi e a tanti mondi di vita pratica.
All’interno del libro si parla di elementi importanti come l’acqua e di molti cibi come alghe, germogli, cereali, semi oleosi, il tutto messo a fuoco da una grande esperta di nutrizione quale è l’autrice.
La presenza della disciplina legata allo yoga in tutti questi aspetti è una garanzia di rigorosità spirituale e leggendo il libro abbiamo colto nella sua interezza l’aiuto concreto che può dare a chi si trova ad affrontare molte delle problematiche legate a doppio filo al cibo.
Per altro tutto questo senza avere la pretesa di possedere la verità assoluta, ne tantomeno essere la dieta perfetta.
A questo proposito una puntualizzazione importante fatta dall’autrice la dice lunga sulla qualità del testo e del lavoro fatto; non si tratta di una dieta tesa al dimagrimento repentino e miracoloso, piuttosto è una dieta dell’anima che consente di tornare a sentirsi bene in profondità completamente indipendenti dall’ingannevole apparenza dell’estetica.
In definitiva un libro molto interessante e soprattutto con un percorso nuovo e singolare nei riguardi della dieta, del rapporto con il cibo, del benessere globale della persona.
Consigliamo vivamente la lettura.
Per leggere la nota ufficiale di presentazione che accompagna il volume, avere più informazioni e acquistare il libro andate qui.
Non si può prescindere da una buona forma fisica per apprezzare pienamente una buona cucina, solo con la serenità di un corpo efficiente che sa dispiegare a pieno regime tutti i suoi sensi è possibile sentire le sfumature e la complessità organolettica di ciò che consumiamo.
E questo vale anche quando si è concentrati ad assaggiare un buon olio o un buon vino, di base serve che il corpo non sia disturbato da preoccupazioni o fattori derivanti da una sua scarsa efficienza.
In un contesto di prevenzione poi non esiste al mondo una dieta che sia da sola efficiente e funzionale senza che in parallelo non ci sia un lavoro sull’efficienza fisiologica dell’organismo,la dieta funziona e arriva al suo obbiettivo se lavora in simbiosi con una buona attività fisica.
Ecco svelato l’ottimo motivo del perché lo abbiamo segnalato molto volentieri questo libro.
Si parla, quindi, di cibo per lo sport e sembrerebbe un discorso indirizzato solo ad atleti o super sportivi, invece il libro è prezioso in generale perché per prima cosa rimarca e spiega molto bene l’enorme importanza dell’attività fisica, di cui lo sport è la massima espressione, per la salute e l’efficienza del corpo.
Analizza poi con chiarezza e semplicità il chi e cosa dei nutrienti contenuti nei cibi, da consigli preziosi per il consumo dei pasti e per agevolare una buona digestione, approfondisce i meccanismi che regolano gran parte dei movimenti, parla intelligentemente di allenamento partendo dall’ascolto del proprio corpo, suggerisce le strategie mentali per supportare la fatica e il raggiungimento degli obbiettivi, mette in guardia dalle facili “soluzioni artificiali” rivelandone i pericoli nascosti.
Per concludere suggerisce alcune ricette e menu calibrati diversificati per ammontare calorico e nutritivo.
Consigliato agli sportivi e a chi ha a cuore la propria salute, qui potete trovare un approfondimento sul libro e una delle diverse ricette presenti.
Di seguito la scheda di presentazione ufficiale, per acquistarlo online andate qui.
L’attività fisica è fondamentale per la salute: gli studi e l’esperienza comune concordano su questa affermazione. Anche andare al lavoro a piedi o in bicicletta, camminare o fare jogging nei parchi cittadini o tra i monumenti delle nostre città può essere un primo passo verso il benessere. Il tutto accompagnato da un’alimentazione varia e colorata, ricca di frutta, verdura, alimenti integrali, meglio se di produzione biologica.
A dieci anni dalla prima edizione, i menu e le ricette del libro sono stati rinnovati e si rivolgono non solo agli sportivi, ma anche a chi è sedentario ed è alla ricerca di uno stile di vita più salutare.
I consigli e i menu sono utili per chi pratica attività agonistica, soprattutto per i più giovani che spesso rischiano di peggiorare i propri risultati o di danneggiare la propria salute con diete squilibrate autoprescritte o suggerite da amici o da persone non competenti.