Datteri: i preziosi e nutrienti frutti la cui forma a dito ha dato origine al nome
Sembra infatti che il nome derivi in origine dal termine daktilos che nel greco antico significava dito, in effetti i frutti ricordano la parte terminale delle nostri mani nella loro iconica forma, ma al di la di questo sono una fonte preziosa di nutrienti e un grande aiuto in cucina, conosciamoli meglio suggerendo alcune pratiche e buone ricette con cui valorizzarli al meglio!
Questi particolari frutti che importiamo con una certa quantità dai paesi africani e del medio oriente sono prodotti da specifiche varietà di palme molto prolifiche e longeve.
Crescono con molto facilità nei climi caldi e assolati di queste regioni dove nel tempo sono diventate tra le piante più coltivate e diffuse anche se la loro origine è da ricercare nei territori geografici dell’India.
Clima e necessità di conservazione nel tempo hanno portato a trasformarli in gran parte nella versione secca che oggi è disponibile in tutto il mondo e che non ha bisogno di particolari attenzioni, se non la lontananza da fonti umide, per durare a lungo in dispensa.
Sono una preziosa fonte naturale di carboidrati con alte riserve di zuccheri in una formulazione tuttavia più tollerabile e assimilabile da parte dell'organismo e una percentuale discreta di fibre che ne controbilancia la presenza mitigando in parte l’effetto sulla glicemia.
Contengono poi numerose sostanze utili alla salute e un’alta percentuale di sali minerali facilmente assimilabili in particolare il potassio strategico per la salute del sistema cardiovascolare che è certamente preferibile introdurre con questi frutti o altri paralleli piuttosto che con le versioni di sintesi in pastiglia.
Ancora di più è la ricchezza nel prezioso magnesio che nel frutto si concentra grazie all’assorbimento da parte della pianta dei Sali di magnesio che abbondano nei territori aridi e assolati, senza dimenticare però altri compagni di salute come ferro, rame e fosforo tra i tanti.
Non dobbiamo naturalmente esagerare e abbondare con il consumo di datteri, però è interessante elencarne le caratteristiche perché questi frutti hanno anche la straordinaria capacità di trasformarsi in una pasta facilmente modellabile con la quale realizzare piccoli sani dolcetti e anche intriganti preparazioni salate.
E non solo molto interessante nell’uso è anche il concentrato di dattero, la farina che si ricava dai frutti essiccati e un particolare vino liquoroso a media gradazione diffuso nelle zone calde indiane e ottenuto dalla fermentazione dei frutti.
Un frutto estremamente polivalente con cui realizzare ad esempio una gustosa insalata di finocchi, valorizzare al meglio dei fagiolini a vapore o preparare una buonissima crostata autunnale all’intrigante profumo di zenzero.
Ma come altra frutta secca non in guscio i datteri sono ottimi elementi per realizzare squisite tisane, magari utilizzando quelli meno belli, rotti o poco usabili per altro.
Sciacquateli prima per precauzione, apriteli a metà per eliminare il nocciolo e se grandi tagliuzzateli in piccoli pezzi mettendoli in una infusiera insieme a della cannella in stecche, un chiodo di garofano o 2 capsule di cardamomo in base ai propri gusti.
Versate una bella tazza di acqua bollente, coprite, lasciate riposare 10 minuti e bevete senza la minima necessità di addolcire con altro!