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Per stare bene consumate soprattutto proteine vegetali

Per stare bene consumate soprattutto proteine vegetali

Fare attenzione alla tipologia di proteine consumate può metterci al riparo da conseguenze anche molto serie sulla salute, lo ribadisce questa analisi che mette in risalto l’importanza di scegliere prevalentemente proteine vegetali.

La questione delle proteine è molto importante nella nostra alimentazione, sono una fonte imprescindibile per una buona salute e la piena efficienza di tutti gli organi funzionali.

Della loro esigenza e presenza nella dieta quindi non si discute, il problema nasce quando le proteine derivano quasi esclusivamente da fonti animali che in effetti nel loro complesso sono quelle più ricche e spesso le uniche per le comuni conoscenze di una vasta parte della popolazione.

L’impatto negativo delle proteine animali usate in maniera squilibrata e abbondante è noto da tempo e sono molte le raccomandazioni che vengono lanciate su una loro riduzione.

Non si tratta di diminuirle o addirittura eliminarle ovviamente quanto saperle sostituire con fonti alternative che sono rappresentate dalla più sane e meno impattanti proteine vegetali.

Dei danni notevoli e anche drammatici di un consumo eccessivo di proteine si è approfondito in una vasta analisi che ha coinvolto un numero elevatissimo di uomini e donne scelti in maniera omogenea per quanto riguarda le abitudini alimentari, l’utilizzo o meno di integratori alimentari, vizi quali il fumo o l’uso di bevande alcoliche, il consumo di frutta e verdure, la presenza di patologie come il diabete o l’ipertensione, lo stato di salute complessivo e così via.

L’indicazione principale che è scaturita porta a considerare come la semplice e fattibile da tutti sostituzione del solo 3 % di calorie o energia derivanti dalle proteine animali con quelle vegetali ha un riscontro preciso con i decessi complessivi.

Il tasso di mortalità generale si è dimostrato essere inferiore del 10 % sia negli uomini che nelle donne, mentre quello cardiovascolare del 11 % negli uomini e del 12 % nelle donne.

Ricordiamo per praticità e utilità che sono moltissime le fonti vegetali di proteine e che combinandole saggiamente fra loro possono coprire gran parte delle esigenze funzionali dell’organismo senza ricorrere a quelle animali che dovrebbero essere viste più che altro come integrazione di completamento a quelle vegetali e non il contrario come avviene ora.

Eccone alcune tra le tante a iniziare dai semi oleosi come quelli di zucca, di lino e di chia; la frutta secca in guscio come mandorle, anacardi, pistacchi e noci; i legumi quali ceci, fagioli, arachidi e derivati, lenticchie, piselli e soia; verdure come spinaci e broccoletti; i tipici derivati dalla soia come tofu e tempeh; cereali come quinoa, riso integrale, farro e orzo; sostanze parallele ad alta densità di proteine come la spirulina.



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