Un po’ come la pasta il couscous può essere preparato in mille modi diversi e diventare anche un sofisticato, goloso e buonissimo dolcetto come nel caso di questi irresistibili tartufi al cacao!
In questa ricetta, invece, il couscous viene tenuto più morbido e idratato rispetto a quando viene servito come chicco sgranato perché in abbinamento alle zucchine in doppia versione viene trasformato in una sorta di tortino morbido.
La cottura delle zucchine è molto interessante per la sua doppia veste concettuale, la polpa viene esaltata e trasformata in consistenza e colore dalla olive nere unendo del pregiato olio d’oliva solo a crudo in ultimo, la buccia al contrario diventa croccante e gustosa tramite una classica frittura in olio extravergine però!!
carciofo e in parte alle mandorle verdi con un nota di fondo che in qualche modo ricorda se pur delicatamente erbe amare di campo miste a spezie.
Un limpido olio dai riflessi dorati il cui fresco profumo ricorda subito un particolare ortaggio e che all'assaggio va in una piacevole progressione aromatica dove alla dolcezza iniziale segue l'armonia dell'amaro mai preponderante per arrivare a note vegetali riconducibili in parte alIn questa ricetta il pomodoro svolge un ruolo determinante per esaltare le seppie e ancora di più l’eccellente olio extravergine d’oliva utilizzato che del pomodoro porta un’intima e profonda anima che abbiamo voluto segnalare qui accennandone la presenza nelle prime note descrittive sull'olio.
L’essenza interna del pomodoro ricca di umami, uno dei nuovi sapori di base ormai catalogato da decenni, sposa l’essenza olio sostituendo il classico succo di limone e portando aromi estremamente interessanti.
Il tutto per condire le seppie la cui particolare morbidezza è dovuta all’eccellente brodo insaporente, anche questo arricchito dall’umami dei pomodori, e alla brevissima cottura che non ne indurisce i tessuti.
Accompagnano le seppie delle croccanti zucchine e la particolarmente sapida e profumata polvere di olive nere secche!
Colle San Leo
L'anima e l'essenza dell'azienda Colle San Leo è Vincenzo Italiano che pur provenendo da un settore professionale diverso ha saputo fin dall'inizio impostare la produzione verso un profilo di alta qualità grazie a un’idea molto chiara dell’olio da ottenere dai generosi ulivi della sua terra rispettati nella loro integrità di ambasciatori della natura locale.
Gli uliveti dell'azienda si trovano nella zona omonima di colle San Leo in una posizione privilegiata che domina sulla piana di Gela con in prospettiva su una collina di gesso il maestoso Castelluccio, chiamato anche Castello Svevo, antica fortezza che veniva utilizzata per controllare il territorio e difenderlo dagli attacchi nemici.
L'azienda conta oggi circa 35 ettari di uliveto in cui convivono 1500 ulivi secolari misti di moresca, biancolilla, nocella del Belice e tonda iblea, mentre una implementazione successiva ha visto l'inserimento di 6000 giovani ulivi selezionati per singola cultivar a replica di quelle già presenti.
Sito internet: https://collesanleo.it/
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lavare con cura i pomodorini, dividerli a metà e svuotarli da tutta la parte interna comprendente semi e mucillagine, recuperarla totalmente e passarla attraverso un colino schiacciandola in modo da recuperare l’acqua di vegetazione con prevalenza di umami, conservare invece la polpa dei pomodori temporaneamente in frigorifero......
In questa sequenza di 5 ingredienti principali più un jolly che come tale può fare la differenza e determinare il finale abbiamo un piccolo sfizio o antipasto estivo attraente e invogliante.
Una combinazione da preparare tranquillamente prima e tenere pronta al bisogno in cui si ritrovano molti elementi di salute portati da tutti i partecipanti, un buon esempio di gusto sposato alla salute e al grande piacere di stare a tavola.
La ricetta fa parte di uno dei più belli libri dello Chef Giuseppe Capano dove nel nome della semplicità si ritrovano molte chicche analoghe!!!
Questa bella ricetta dimostra ancora una volta l’estrema poliedricità dell’eccellente riso integrale e in generale di tutti i cereali in chicchi che vano molto oltre il confine dei primi piatti per diventare facilmente grazie alle loro doti nutrizionali basi per ottimi secondi piatti.
Qui il riso somma le sue proteine a quelle delle nocciole e si fa aiutare nell’amalgama speciale dalle fresche zucchine, volutamente si è evitata la presenza dell’uovo spesso presente in questi impasti per provare una strada diversa che si è rivelata molto valida.
Ad accompagnare una macedonia di verdure che si può modulare senza problemi secondo i propri gusti e in base anche alla disponibilità stagionale, mentre il gomasio ottimo insaporitore per tutto ci aiuta a contenere gli eccessi di sale fin troppo frequenti nell’alimentazione in generale!